L’Italia è certamente uno dei paesi in cui l’uso della pietra naturale conosce la sua massima espressione.
Le famose pietre italiane
Dai marmi di Carrara alla pietra serena dell’Appennino tosco–emiliano, ai porfidi trentini o sardi, passando dalle pietre tufacee del Vesuvio e dell’Etna l’elenco si arricchisce di basalti, travertini, graniti, le pietre di Noto, la trachite, la pietra forte, le pietre di Viggiù, la pietra di Trani o Apine e la Lessina, il Peperino, la pietra Leccese e la pietra Sperone.
Esportate in tutto il mondo
Le nostre pietre non sono solo ammirate da tutti ma anche desiderate e le abbiamo esportate in tutto il mondo, per abbellire e impreziosire grattacieli, sedi di banche, ville di tycoons e alberghi extralusso, navi da crociera e sedi istituzionali, tribunali e stadi.
La prova del grande interesse economico esercitato da questi prodotti è data dal fatto che pochi anni fa le cave di Massa Carrara, del suo preziosissimo marmo bianco, sono state acquistate con grande dispendio di denaro da alcuni dei più facoltosi emiri arabi, così da avere una corsia preferenziale e acquistarne grandissime quantità per abbellire ed adornare le loro dimore, i loro alberghi e tutte le grandi realizzazioni edilizie commissionate recentemente alle maggiori archistar mondiali come ad esempio il Burj Khalifa di Dubai, il grattacielo più alto del mondo, all’interno del quale troviamo non solo i migliori marmi italiani ma anche le migliori pietre della nostra penisola.
Per anni il commercio del marmo verso gli Stati Uniti, la Russia degli oligarchi, le più lussuose dimore edificate in giro per il mondo hanno rappresentato un’importantissima voce economica del bilancio italiano.