Dopo qualche anno di chiusura a causa di problemi finanziari, il casinò di Campione d’Italia ha riaperto i battenti.
Edificio di design
L’edificio che ospita il casinò fu disegnato dall’architetto svizzero Mario Botta con l’obiettivo di unire le diverse tipologie architettoniche della cittadina che si affaccia sul lago di Lugano, mescolando la tradizionale città vecchia alle più nuove abitazioni costruite di recente sul territorio.
La facciata è stata realizzata utilizzando una delle più particolari pietre italiane, la pietra dorata toscana. Questo materiale è di origine naturale e viene estratto dalle cave presenti in Toscana; la sua caratteristica principale sta proprio nel colore di fondo che ricorda le sfumature dell’oro. Il contrasto tra questo colore e le sue venature danno alla pietra dorata toscana un carattere forte e affascinante. Questa roccia viene utilizzata soprattutto per pavimenti, scalinate e oggetti decorativi oltre che per sculture, fontane e progetti artistici.
Per chi invece volesse giocare al casinò comodamente da casa, si può accedere istantaneamente a StarCasino, piattaforma sicura e divertente, rinomata nel panorama del gioco d’azzardo internazionale.
StarCasinò è l’alternativa migliore ai casinò terrestri poiché consente di partecipare a centinaia di tavoli, dal blackjack al baccarat, a migliaia di slot machine e decine di giochi dal vivo. Potrete iniziare a divertirvi in pochi click, registrando un account e scegliendo il gioco che preferite.
La riapertura del casinò di Campione d’Italia aiuterà sicuramente l’economia della graziosa cittadina poiché il suo funzionamento richiede oltre centocinquanta lavoratori a tempo pieno e la struttura dispone di ampio spazio per accogliere migliaia di visitatori ogni settimana i quali gioverebbero sicuramente a ristoranti e negozi del luogo.
All’interno del casinò tutto è rimasto invariato, i tavoli e le roulette non richiedono altro che una spolverata mentre le slot machine dovranno venire aggiornate per dare ai clienti accesso ai giochi di ultima generazione.